Giardino botanico Lama degli Ulivi

Nel sud-italia, in Puglia, immerso nella campagna disseminata da ulivi millenari, su un’ estensione di circa 3 ettari, sorge il giardino botanico “Lama degli Ulivi”. La sua assoluta originalità traspare subito agli occhi del visitatore sia per l’ambientazione che per l’armonioso accostamento di specie provenienti da ogni area del mondo.

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A contatto con la natura

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Sulle tracce della storia

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Oltre 2000 specie di piante

Il Giardino

Le caratteristiche

C’è un luogo in Puglia dove le diverse varietà di piante del mondo convivono in perfetta armonia. Si rimirano, s’intrecciano e fioriscono insieme. Un luogo in cui le distanze geografiche sono annullate e il tempo appare come sospeso.

E’ il Giardino Botanico “Lama degli Ulivi”, ubicato all’interno dell’azienda Vivaistica Capitanio Stefanio, a Monopoli in Contrada Conchiglia. Possiamo definirla un’autentica opera d’arte, un percorso naturalistico unico, magico, sorprendente.
Si estende in un’antica Lama, una depressione carsica tipica di queste zone fra il mare e le colline, scavata dal tempo e da acque passate.
Questa in particolare, dove rigoglia il giardino, è ricca di grotte e conserva memorie antiche che il tempo ha reso ancora più preziose: muretti a secco d’epoca remota, percorsi e giardini scavati nella pietra e soprattutto due chiese rupestri. Resti di una natura abitata e vissuta che costituisce un percorso naturalistico decisamente unico al Mondo. In questo scenario, lungo un percorso dai microclimi differenti, è possibile ammirare più di 2000 mila specie di piante diverse, provenienti da ogni angolo del Mondo che vegetano insieme in perfetta e magico concerto.
Talune specie di piante sono autoctone, come le piante facenti parte della macchia mediterranea tipica della regione, poi ci sono ulivi secolari, (introdotti dai greci 2500 anni fa) ma non mancano piante australiane, sud africane e sud americane. E come se le piante dei cinque continenti si siano date appuntamento qui.

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All’interno del Giardino Botanico, la parola d’ordine è “armonia”, perchè un giardino, e in special modo questo, è come una sinfonia: forme che si accomunano o si compensano, colori che si esaltano nell’accostamento, gialli, rosa, viola, arancio, cobalto e poi i profumi, leggeri e cangianti che accompagnano il visitatore.
Raccontare quest’opera d’arte non è così semplice.  Come descrivere un fico d’india, con i suoi frutti spinosi e tendenti al rosso a cui pale ombreggia un atritriplex cespuglioso del nord america, lambiti appena dall’ombra di un ulivo.  Magari a pochi passi agavi e cactus dal fascino esotico. E’ un po’ come essere al cospetto dell’intero pianeta.
Nel giardino, nei suoi particolari microclimi si passa dalla terra arida e dalle piante che la abitano, ai tappeti violacei di sgargianti fiori di trichodiamea (Sud Africa), di pimelea (Australia) o alle fronde di bougainville (dal nome di chi la scoprì in Sud America) che rigoglia in tutti i suoi colori, dal rosa al fucsia fino al rosso.
La Lama poi giunge fin quasi alla costa, con il suo habitat battuto da vento e sale. Lì i fiori bianchi del cappero si aprono totalmente come fuochi d’artificio violetti: semplice purezza che sboccia dalle nostre parti. E scalda il cuore. Lì, dove il tempo appare sospeso e i fiori del mondo sbocciano insieme.

Eventi

In questa sezione ci sono gli eventi in programma presso il giardino botanico Lama degli Ulivi. Prova a scorrere il calendaro per visualizzare gli eventi passati e futuri.


Oltre 2000 specie

Le diverse specie ospitate costituiscono solo uno dei punti d’interesse di questo percorso storico-botanico, sviluppato lungo una depressione carsica, o ‘lama’.
Sono tangibili resti e testimonianze di civiltà che hanno abitato in passato quest’area, di cui sono visibili ruderi, grotte, chiese rupestri e muri a secco che evocano sensazioni davvero uniche. Il giardino non ha scopo di lucro ma ha bisogno di acquisire fondi per realizzare il grande progetto di restauro delle due chiese rupestri che ospita, visitabili durante il percorso.

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Attraverso un simbolico biglietto d’ingresso, ogni visitatore, dopo essersi immerso in un Eden che concentra in sè l’intero mondo, aiuterà il restauro e il mantenimento delle due chiese rupestri presenti nel sito.

Parco Rupestre

Chiese Rupestri

Le opere datate fra il 1000 d.c. e il 1200 d.c. sono ad opera di monaci fuggiti dall’impero ottomano durante la lunga persecuzione cristiana.
Stabilitisi in queste aree, essi hanno trasformato grotte preesistenti in luoghi di culto e diffusione del Cristianesimo.

Il giardino ha anche lo scopo di divulgare e proteggere queste testimonianze storico-culturali.
La prima è la Chiesa rupestre di Iacovella, un po’ chiesa scavata, un po’ Chiesa costruita. Antichissima, destinata originariamente all’uso liturgico greco è caratterizzato da affreschi (in gran parte ridipinti, probabilmente negli stessi anni in cui la Chiesa veniva ricostruita, tra seicento e settecento). La seconda è la Chiesa rupestre di S. Cecilia: è una delle più ricche di colori che il territorio di Monopoli sa custodire. Al suo interno  pare di tornare indietro nel tempo, con l’emozione silente di trovarsi al cospetto di Dio.

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Ulteriori informazioni sulla storia, il luogo, le piante saranno fornite, su richeista, dal sig. Intini Francesco, anche lui molto appassionato e a disposizione per accompagnarvi lungo i percorsi preposti alla visita.

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Prenotazione obbligatoria – Ingresso a pagamento

Apertura: Lunedì – Sabato  |  Domenica e festivi solo per programmazione eventi

Come raggiungerci

Il giardino è sito presso i Vivai Capitanio Stefano.

  • C/da Conghia, 298 – 70043 Monopoli (Bari)
  • tel. (0039)080801720 – fax. (0039)080801236
  • info@lamadegliulivi.it

 

Per raggiungerci:

S.S. 16 Bari-Brindisi
Uscita “Monopoli – S. Francesco da Paola”
Seguire la segnaletica “Vivai Capitanio Stefano”.

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